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Ricognizione dei resti mortali don Mariano Arciero

In cammino verso il 24 giugno 2012 

 

 

Nelle cause di beatificazione viene sempre compiuta -quando possibile -  la ricognizione della salma, per constatarne lo stato di conservazione.

In data 28 gennaio 2012 nella Chiesa S. Maria degli Angeli si è svolta la ricognizione delle ossa del venerabile sac . don Mariano Arciero.

Su espressa disposizione dell’arcivecovo metropolita della sede apostolica di Salerno Campagna Acerno, Luigi Moretti,  si è, quindi, proceduto all’esumazione e alla ricognizione dei resti mortali del servo di Dio.

Presenti, per espressa nomina del Vescovo,  le autorità ecclesiastiche: Rev.mo mons. Marcello De Maio, in qualità di delgato, Rev.mo mons. Michele Alfano, in qualità di promotore di giustizia, e Rev.mo Don Sabato Naddeo come notaio attuario.

Per l’espletamento delle operazioni “materiali” presenti il fabbro, il marmista, il perito medico, lo stagnaio nonché il fotografo; i quali hanno prestato il debito giuramento davanti al Rev.mo Marcello De Maio, leggendo una formula e ponendo la mano destra sul Vangelo.

Presente il postulatore della causa, Rev. Francesco Rivieccio, mons. Salvatore Spingi, don Antonio Pisani, don Antonio Tozzi, don Angelo Addesso. Ed ancora Salvatore Bini, coordinatore del comitato per la Beatificazione, il sindaco del Comune di Contursi Terme, Graziano Lardo.

Il notaio attuario, prima dell’apertura della cassa di zinco, ha dato lettura del verbale precedente, risalente agli anni ’50, quando don Mariano fu traslato da Napoli a Contursi.

Dopo gli adempimenti formali, si è proceduto in un clima di palpabile emozione, all’apertura della cassa di zinco contenente le ossa di don Mariano Arciero.

L’urna di vetro estratta dalla cassa era avvolta in strisce di tela di cotone di cui una con  merletto.

Nella fase di ricognizione è stato possibile ricomporre la gran parte dello scheletro  del servo di Dio, ed in parte anche della calotta cranica. Rinvenuti anche i capelli e circa 25 denti, di cui 2 ancora attaccati alla mandibola. Inoltre sono state rinvenute tracce di foglio di alloro, pezzi minuscoli di tonaca e un bottone in discrete condizioni di conservazione.

Parte delle ossa è stata trovata in piccoli pezzetti e in polvere, fungeranno da reliquie per la devozione del Beato, così come la stoffa su cui sono state sistemate le ossa per la ricognizione.

L’operazione  è durata circa 6 ore,  totalmente documentata in video e in foto e si è svolta nella sala parrocchiale dedicata a mons. Salvatore Siani, compianto parroco di Contursi Terme,  che tanto ha creduto in questo traguardo per il Nostro e per la comunità contursana.

A conclusione è stato redatto un verbale con l’indicazione delle ossa rinvenute e del loro stato di conservazione. 

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