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Seminario sul piano casa

Seminario sul piano casa, un confronto tra amministratori, tecnici, politici. Ed il regolamento edilizio del nostro Comune potrebbe fare scuola per chiarire i mille dubbi di alcune norme del piano

 

“Costruire anche nelle aree agricole per consentire la manutenzione dei terreni, per evitare che vi siano abusi; realizzare interventi che vanno a favore di ciò che il territorio chiede”. L’assessore provinciale Marcello Feola ha chiuso il seminario organizzato dal Comune di Contursi Terme sul piano casa della Regione Campania. Politici, ma anche tecnici dei tre ordini professionali e tecnici amministrativi si sono seduti allo stesso tavolo per sviscerare le problematiche aperte da questo piano, in scadenza a luglio prossimo. “Un dialogo tra ordini ed istituzioni è fondamentale per fare rete e trovare soluzioni condivise ha detto il sindaco Graziano Lardo in apertura – Noi abbiamo realizzato, in house, un regolamento che dà alcune risposte a dubbi contenuti in quel piano”. Un’operazione importane, quest’ultima, un autentico “cammino di chiarezza ed indirizzo”, come lo ha definito il delegalo ai Lavori pubblici, Gerardo Parisi. Ai dubbi mossi dal segretario capo del Comune, Aniello D’Angelo, sulla incomprensione di alcune norme, ha fatto eco una ulteriore disamina di tali dubbi, sul piano tecnico stavolta, con la ricerca di soluzioni prospettate dall’architetto Nicola Vitolo, responsabile dello Sportello unico per l’Edilizia che il Comune ha aperto da qualche tempo, rispondendo così alle esigenze dei tecnici e dei cittadini del territorio. Concordi i tre ordini professionali, rappresentati a Contursi dal presidente dell’ordine degli ingegneri, Vincenzo Corradino, da Franco Luongo vice presidente dell’ordine degli architetti, e dal delegato dell’ordine dei Geometri, Carmine Marchetta, nel considerare le luci e le ombre di questo piano, con una sua incompleta attuazione dei contenuti, pur in presenza di obiettivi importanti come la necessità di sostituire il patrimonio esistente mettendolo in sicurezza. Quindi la necessità di trovare una linea comune. Tra le questioni più dibattute a Contursi, con l’intervento anche di tecnici presenti in una platea attenta e numerosa, l’art. 6 bis, quello dedicato alle aree rurali, sulle quali il lavoro è notevole e sulle quali, con molta probabilità, si concentrano molte delle incertezze del piano. Il confronto aperto a Contursi, come ha sostenuto anche l’assessore Feola, si potrà continuare con un nuovo incontro nel quale, nella prossimità della scadenza del piano (ma si richiederà una proroga, come chiesto ed annunciato dagli ordini professionali, a Contursi), ipotesi e soluzioni potranno nuovamente essere dibattute. D’altronde, le difficoltà sono di una “legge fatta più per lo sviluppo che per risolvere questioni urbanistiche e quindi più legata alla soluzione di problematiche napoletane che delle aree interne”, ha chiosato Feola. Proprio le problematiche legate alla gran parte dell’area salernitana.

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