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I ragazzi dell'Isiss Corbino ricordano Gennaro Musella

 Gli studenti dell’ISISS “E. Corbino" di Contursi Terme nell'ambito del progetto

           “In scena per crescere nella legalità” ricordano Gennaro Musella

 

Gli studenti dell’ISIS “Corbino” portano in scena lo spettacolo “Edizioni ordinarie” giovedì 10 maggio alle ore 10,00 presso il Teatro Augusteo di Salerno in occasione della Giornata della Gerbera Gialla, già portato  in scena a Reggio Calabria lo scorso 3 maggio.

Il 3 maggio del 1982, a  Reggio Calabria, veniva barbaramente dilaniato da una bomba l’ingegnere salernitano Gennaro Musella, il quale non aveva voluto piegarsi alle perverse logiche di spartizione degli appalti ed alle pressanti minacce della malavita organizzata calabrese per la costruzione del porto di Bagnara Calabra.

A trent’anni esatti da quel tragico evento, il Teatro Comunale di Reggio Calabria “Francesco Cilea” ha accolto nella sua platea e nei palchi  più di mille spettatori, venuti ad onorare la memoria di quest’uomo onesto e coraggioso.

L’evento, organizzato dalla Associazione “Riferimenti”, e fortemente voluto dalla Presidente Adriana Musella, figlia dell’ingegnere, ha visto la partecipazione del Procuratore Nazionale Antimafia, dott. Piero Grasso, di numerosissimi esponenti delle Istituzioni e dei più alti vertici delle Forze Armate.

Particolarmente commovente ed apprezzato è stato lo spettacolo messo in scena dagli studenti dell’ISISS “Corbino” di Contursi Terme col quale i ragazzi hanno voluto rendere onore al loro conterraneo.

Il testo, dal titolo “Edizioni Ordinarie” e scritto dalla professoressa Rosaria Zizzo, ha dapprima reso omaggio agli agenti di scorta dei magistrati assassinati  nelle stragi di mafia, ed in particolare alla prima donna poliziotto caduta nel compimento del proprio dovere, Emanuela Loi, angelo custode del giudice Paolo Borsellino.

Poi, attraverso un dialogo immaginario tra Giancarlo Siani e Peppino Impastato, interpretati dai bravissimi Nicodemo Manna e Iula Gerardo, una forte e chiara denuncia contro l’illegalità ed un invito ad essere tutti partecipi consapevoli del riscatto morale e civile per il bene delle nostre terre e delle generazioni future.

Infine, il momento più toccante, il ricordo da parte della figlia Adriana, interpretata dalla bravissima Mariarita Matarazzo, del padre, il suo carattere allegro, i momenti di gioia, di tenerezza, il trasferimento in Calabria, fino al tragico giorno dell’attentato.   

Estremamente suggestiva la scena finale, nella quale i ragazzi sventolano attraverso il teatro e dai palchi dei teli gialli, a ricordare la Gerbera gialla, fiore che è stato scelto come simbolo per commemorare Gennaro Musella, recitando il ritornello: “Ci sono uomini  che camminano su campi minati e seminano fiori, fiori, l’essenza dei giovani, uomini che oltrepassano il buio, e continuano a vivere in noi, Gennaro Musella”.

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