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Relazione 25 novembre

25 novembre 2012 “Non esiste l’amore che uccide … “

 

 

Un incontro-riflessione in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La Commissione Pari Opportunità di Contursi Terme ha invitato i presenti a riflettere su questo dramma che anche quest’anno registra dati allarmanti. La giornata è stata preceduta dall’incontro in Provincia del 24 novembre con tutte le Commissioni Pari Opportunità della Provincia di Salerno e la sottoscrizione di un documento comune. L’incontro provinciale coordinato dall’Assessorato alle Pari Opportunità nella persona dell’assessore Pina Esposito ha rappresentato un’occasione favorevole all’incontro delle tante realtà che operano nel territorio provinciale sul tema delle pari opportunità. 

  

“Dobbiamo sapere, conoscere e saper riconoscere il problema e i segnali, dobbiamo parlare e saper ascoltare, dobbiamo ascoltare e non giudicare poiché nessuno è immune nessuno è salvo” ed è con queste parole che Sasy Panza, che ha coordinato i lavori della serata, ha aperto il delicato tema della violenza contro le donne.

 

Le componenti della Commissione, Gerarda Forlenza, Maria Teresa Rizzo, Delia Ricca, Giovanna Crisci e Antonella Altilio, hanno ideato e realizzato dei contributi video lanciando un messaggio di speranza per l’eliminazione della discriminazione nei confronti della donna.

 

Il titolo della manifestazione “Non esiste l’amore che uccide … “ prende spunto dalla frase che è stata formulata dalla Commissione su invito dell’assessore provinciale. Il testo completo è il seguente:  “Non esiste l’amore che uccide. Amore e passione portano da tutt’altra parte. Angherie, sottomissioni passive e soprusi debbono essere decisamente banditi, iniziando proprio da quei luoghi ove la sofferenza diventa un’abitudine e uno stile di vita, tra i quali, in primis, la famiglia. Sensibilizziamoci, sensibilizziamo le nuove generazioni al rispetto dell’altro e alle corrette relazioni tra uomo e donna”.

 

 Il Sindaco ha espresso apprezzamento per l’attività svolta dalla Commissione e ha sottolineato l’importanza di attivare simili iniziative che lascino un messaggio, una traccia. Infine ha incoraggiato la Commissione ad agire in assoluta autonomia la quale rappresenta un’immagine positiva di Contursi anche fuori.

  

L’esperto Marco Gallo, detective professionista, ha parlato dei segnali dello stalking e come riconoscere il persecutore (lo stalker). Ha seguito direttamente agli inizi della sua attività investigativa il caso di Elisa Claps, prestando gratuitamente la sua opera. Per profilarsi il reato di stalking occorre che la molestia sia ripetuta nel tempo e assillante e comporti l’insorgere di ansia e paura , il mutamento dello stile di vita nella persona perseguitata. <<Il problema non si risolve con una denuncia, bisogna anzitutto parlarne in maniera riservata con persone di fiducia>> . A rendere la vita più difficile alle persone oggetto di atti persecutori, oggi, ci si mette anche la tecnologia; infatti i telefonini di ultima generazione permettono di essere spiati. Un’altra raccomandazione: in caso di stalking di appuntare tutte le molestie ricevute nel tempo in modo tale da fornire un quadro probatorio ben articolato e preciso e avere fiducia in sé stessi, lo stalker non è una persona invincibile.

 

A conclusione dei lavori, l’assessore provinciale alle Pari Opportunità Pina Esposito ha ringraziato per l’invito e ha apprezzato l’operato della Commissione. Ha parlato della violenza all’interno di un nucleo familiare, in tal caso per la donna denunciare la violenza è una scelta più forte perché decide di uscire dal guscio. Le attività da portare avanti sono duplici: da una parte il lavoro delle istituzioni quando un delitto è stato commesso e poi tutto quello che occorre fare per evitare che la donna subisca violenza.  Occorrono più risorse per i centri anti-violenza.  La sconfitta della violenza delle donne è una tematica che interessa tutti, è una questione di civiltà. <<La catena della discriminazione verrà spezzata solo quando educheremo i nostri figli, maschi e femmine, allo stesso modo>>. Infine l’assessore ha invitato il sindaco a far pubblicare sul sito istituzionale dell’ente un banner in comune con il sito della Provincia: lo sportello  anti- discriminazione numero verde  800 835 353.

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