Comune di Contursi Terme >>Revocata l'autorizzazione regionale alla realizzazione dell'inceneritore di Oliveto Citra. Ha vinto il buon senso e la legalità, ma occorre mantenere ancora alta la guardia

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Revocata l'autorizzazione regionale alla realizzazione dell'inceneritore di Oliveto Citra. Ha vinto il buon senso e la legalità, ma occorre mantenere ancora alta la guardia

Finalmente anche il settore provinciale ecologia ed ambiente della Regione Campania, dopo che era stata già revocata la VIA da parte dell'AGC n. 5, ha revocato l'autorizzazione regionale integrata ambientale n. 129 del 22-3-2010 che in sostanza aveva a suo tempo dato il via libera alla realizzazione dell'impianto di incenerimento nella zona industriale di Oliveto Citra da parte della ditta Tortora Vittorio srl. Il provvedimento di revoca, firmato dal dirigente dello STAP provinciale dott. Antonio Setaro, porta il numero 23 ed è stato amanato in data 8 febbraio 2013. Con il provvedimento di revoca, dunque, si mette la parola "fine" al procedimento originario dal quale la ditta Tortora iniziò i lavori di realizzazione dell'"ecomostro".
L'avvio del procedimento di revoca da parte della Regione è stato avviato anche perchè, oltre alla richiesta dell'Ente Riserva Fiumi Sele-Tanagro e del Comune di Oliveto Citra che ne potevano avere titolo, il Comune di Contursi Terme con deliberazione n. 30 del 25 agosto 2012 adottata dal Consiglio Comunale in una una seduta aperta agli interventi aveva fatto richiesta di annullamento d'ufficio (rimedio amministrativo molto più corretto e difficilmenmte attaccabile rispetto alla revoca). Detta deliberazione fu adottata dal Consiglio Comunale in una seduta a cui parteciparono gli esponenti del comitato "No Inceneritore" e molti altri amministratori locali (e per la quale si faticò non poco per ottenere, sulla proposta dell'Amministrazione, il voto favorevole anche della minoranza). Già sulla revoca del parere VIA/VAS la ditta Tortora aveva proposto ricorso al TAR e, di rimando, subito il Comune di Contursi Terme unitamente ad altri Comuni si era costituito "ad adiuvandum" per difendere  la giustezza e la legittimità del provvedimento caducatorio, ribadendo la forte contrarietà all'intervento in quanto assolutamente nocivo per l'intero territorio e soprattutto contrario alla vera vocazione turistico-termale di Contursi e dell'intera Valle del Sele. Il primo ricorso pende ancora dinanzi al TAR di Salerno e nel quale il Comune di Contursi Terme si è costituito con il patrocinio del docente universitario prof. avv. Carmine Petteruti. Anche per questo secondo provvedimento di autotutela non mancherà la presa di posizione netta e determinata di Contursi Terme e di tutti i contursani che già hanno ribadito insieme nel corso di molte manifestazioni la loro ferma intenzione di difendere fino alla fine il proprio futuro preservandolo da qualsiasi intervento che possa mettere in pericolo minimamente la salute e la qualità della vita. 
 
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