Comune di Contursi Terme >>Dall'incontro pubblico ribadita la secca opposizione dell'Aministrazione e di Contursi Terme allo sversamento del percolato nel depuratore consortile

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Dall'incontro pubblico ribadita la secca opposizione dell'Amministrazione e di Contursi Terme allo sversamento del percolato nel depuratore consortile

In un clima sereno e partecipato, sabato sera - 16 febbraio 2013 - si è tenuto, nell'aula consiliare, l'incontro pubblico organizzato dall'Amministrazione comunale per informare la popolazione sui provvedimenti amministrativi adottati sinora dall'Amministrazione per contrastare, in maniera decisa, l'ipotesi di aumentare la potenza della ricettività del depuratore consortile della zona industriale per i rifiuti liquidi tra cui anche il percolato da discarica. L'incontro era stato organizzato anche per confrontarsi e per avere utili suggerimenti sulle strategie e sulle iniziative da assumere. Oltre all'Amministrazione comunale e ad un discreto numero di cittadini,  erano presenti i rappresentanti del Comitato "No Inceneritore" Antonio Nigro e Franco Senese, Enzo Gaudiosi dell'associazione "Amici del Sele", Antonio Pisani segretario del locale circolo del Partito Democratico, Angelo Cariello dell'associazione Intercettazione e Francesco Rizzo responsabile del circolo di Rifondazione Comunista. Completamente assenti, anche se invitati, i consiglieri di minoranza Giacomo Rosa, Gerardo D'Elia e Cristian Mastrolia. 
Dopo l'introduzione del Sindaco che ha spiegato le ragioni dell'incontro e soprattutto i rischi ed i pericoli che si nascondono dietro l'operazione per i quali l'Amministrazione ha richiesto la mobilitazione generale e la forte opposizione da parte di tutta la popolazione, sono stati illustrati, dall'intervento dell'assessore all'ambiente, tutti i passaggi provvedimentali in forza dei quali il percolato è arrivato nel depuratore CGS di Contursi già da molti anni.
Praticamente, con decreto del Presidente della Giunta Regionale Losco n. 169 del 13-4-2000 per la prima volta è stato autorizzato per un anno lo sversamento dei rifiuti liquidi provenienti da fuori il perimetro dell'area industriale. Successivamente, con decreti del Presidente della Giunta Regionale Bassolino n. 263/DEC del 13-4-2001 e n. 211/DEC del 12-4-2002 la precedente autorizzazione è stata prorogata per ulteriori ed analoghi periodi. Sempre con decreti regionali n. 709 del 7-4-2003 e n. 28 del 14-5-2004 l'autorizzazione è stata prorogata sino al 2007. In tutti quegli anni e per tutti i provvedimenti regionali che hanno permesso lo sversamento di tonnellate di rifiuti liquidi al giorno in contrasto con il principio per cui i depuratori delle aree industriali dovevano servire solo le aziende locali, non si è mai mosso un dito. Mai nessuna protesta da parte delle Amministrazioni comunali di quegli anni e mai nessuna informativa per la popolazione
Con decreto regionale n. 27 del 22-01-2009 (Giunta Bassolino) la precedente autorizzazione è stata prorogata fino al 2018 e tra i rifiuti trattabili è stato aggiunto anche il percolato di discarica (codice CER 19-07-03). Purtroppo neanche in questo caso l'Amministrazione comunale dell'epoca non ha mosso un dito, la popolazione tenuta all'oscuro di tutto, nessuna opposizione, nessun ricorso, tutto sotto silenzio. Intanto i miasmi e lo spettacolo indecente del percolato trattato che poteva arrivare, sempre in forza della citata utlima autorizzazione regionale, fino a 90 tonnellate al giorno, ha significato inquinamento dell'aria, inquinamento del Sele, danno per le aziende agroalimentari prossime alle vasche di trattamento. Tantissimi cittadini riferiscono di avere più e più volte segnalato all'Amministrazione comunale dell'epoca il degrado ed il cattivissimo odore che si sentiva in alcune ore del giorno, senza mai, però, suscitare interventi incisivi e risolutivi.
Con decreto regionale n. 277 del 19-4-2011 (Giunta Caldoro), rilevata la non conformità normativa delle precedenti autorizzazioni è stata fissata una riduzione dei rifiuti da trattare entro il limite massimo di 50 tonnellate al giorno.
Nel mese di febbraio 2012 il Consorzio CGS ha richiesto alla Regione Campania l'aumento della capacità di trattamento dei rifiuti liquidi (compreso il percolato) fino a 120 tonnellate al giorno, inviando una scarna documentazione per conoscenza anche al Comune, rispetto alla quale è stata richiesta nei mesi successivi prima una integrazione documentale (ritenuta, appunto, non sufficiente) e poi, a più riprese, l'indizione di una conferenza di servizi (mai concessa dal Consorzio CGS).
L'Amministrazione ha sollevato il problema e lo ha comunicato alla popolazione in tutte le riunioni pubbliche che si sono tenute sul delicatissimo problema dell'inceneritore. Attraverso moltissimi atti e comunicazioni scritte il Comune ha chiesto e partecipato a riunioni ed a conferenze di servizio aventi ad oggetto la questione dello sversamento del percolato. In ciascuna di queste riunioni e conferenze (anche a quella relativa al depuratore consortile di Palomonte) l'Amministrazione contursana ha reso, sempre ed a verbale, il proprio assoluto e formale diniego a qualsiasi operazione finalizzata ad introdurre rifiuti di qualunque genere sul territorio.
In data 11 dicembre 2012 è pervenuta al Comune di Contursi Terme l'autorizzazione regionale (Giunta Caldoro) n. 537 del 26-11-2012 relativa al parere favorevole reso in sede di VIA-VAS circa l'aumento di potenza della capacità di trattamento di rifiuti liquidi (compreso il percolato) fino a 120 tonnellato al giorno.
In data 11 gennaio 2013 (30 giorni dopo!) la Giunta Comunale con propria deliberazione n. 6 ha conferito incarico al Prof. Avv. Carmine Petteruti, docente alla Seconda Università di Napoli ed all'Ing. Mario Policastro, esperto in ingegneria ambientale del territorio, per proporre ricorso dinanzi al TAR, contro la citata autorizzazione regionale, benchè non fosse ancora l'autorizzazione definitiva. Solo dopo che l'Ing. Mario Policastro ed il Prof. Petteruti, dopo cira venti giorni dall'incarico, hanno depositato relazione tecnica e ricorso (e, quindi, sono stati adottati tutti gli atti formali contro il progetto), allora l'Amministrazione ha ritenuto di avere gli elementi tecnici e giuridici per avviare la fase di coinvolgimento dell'intera popolazione, nell'azione di confronto, di informazione e di mobilitazione. 
Dopo la relazione dell'assessore Briscione, sono intervenuti i due rappresentanti del Comitato "No Inceneritore" che hanno rilevato i motivi di preoccupazione relativi al pericolo che può rappresentare il progetto di sversamento del percolato nelle vasche ed hanno espresso tutto il loro sostegno a tutte le forme di protesta e di lotta che l'Amministrazione e la popolazione contursana intenderanno intraprendere. Il Segretario del PD locale si è limitato a dire che l'Amministrazione ha avvisato in ritardo la popolazione. Enzo Gaudiosi ha ripercorso tutte le battaglie fatte in passato per il fiume Sele precisando la necessità di fare fronte comune per impedire un nuovo scempio ambientale che si prospetta. Per Angelo Cariello, già promotore dell'iniziativa Oper-azione di sensibilizzazione culturale degli alunni delle scuole primarie e secondarie della zona nonchè uno dei protagonisti delle manifestazioni contro l'inceneritore, il progetto di sversare i rifiuti liquidi nel depuratore consortile è figlio del pessimo piano rifiuti regionale a cui hanno contribuito Amministrazioni di centrodestra e centrosinistra e che penalizza fortemente le zone interne della regione che non riescono ad esprimere un forte peso elettorale. Francesco Rizzo, anch'egli tra i protagonisti della protesta contro l'inceneritore, ha rimarcato la necessità di difendere le ragioni del territorio da parte di tutti, senza distinzioni e divisioni, impedendo che la Valle del Sele possa diventare la pattumiera della regione. 
In conclusione il Sindaco ha fatto appello all'unità di lotta contro il progetto. Ha precisato che da parte dell'Amministrazione non solo ci sarà tutta l'opposizione all'aumento di portata del percolato da trattare, ma che saranno verificate tutte le altre ipotesi per impedire qualsiasi trattamento di percolato, cercando di rimediare alle omissioni della passata Amministrazione. Ha chiesto l'aiuto delle associazioni e delle forze politiche per avviare un'azione di sensibilizzazione culturale anche nelle scuole per impedire l'ulteriore scempio del territorio. 
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