Comune di Contursi Terme >>Riavviata l'attività di accalappiamento e ricovero cani randagi

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Riavviata l'attività di accalappiamento e ricovero cani randagi

Dopo un lungo periodo in cui le attività di monitoraggio e ricovero dei cani randagi a Contursi si era obbligatoriamente bloccata, sono ripresi mercoledì scorso gli interventi di accalappiamento dei cani randagi da parte della ditta concessionaria dell'ASL con il consequenziale loro ricovero presso il ricovero per cani gestito dalla lega nazionale del cane. Proprio quest'ultima associazione, infatti, vantava dalla vecchia Amministrazione un credito di circa ventimila euro che non era stata mai pagata in passato (come per altri settemilioni e mezzo di euro maturati con colposa sciatteria e superficialità) e, dunque, si rifiutava di accogliere altri cani randagi.
Dopo che la nuova Amministrazione ha chiuso un accordo vantaggioso per l'Ente, impegnandosi a pagare i vecchi debiti alla lega del cane (pagamenti già in corso), si è potuto anche sbloccare il divieto di ricovero imposto per inadempienza. Così, anche per le molteplici sollecitazioni di molti cittadini e sotto le indicazioni dell'ASL, sono stati accalappiati due cani pericolosi per il loro ricovero presso il canile e sono stati monitorati altri cani. Non si esclude che la predetta attività possa continuare anche nell'immediato futuro. Ad accompagnare la ditta di accalappiamento vi erano l'ausiliario al traffico accompagnato dal delegato dell'Amministrazione alla tutela degli animali Donato Forlenza che ha controllato che non vi fossero atti di maltrattamento degli animali. Ognuno di questi cani costerà alla collettività 70 euro al mese. Attualmente ve ne sono ricoverati una quindicina con un notevole costo per l'Ente. La normativa sui cani è contenuta in una legge regionale la quale prevede che solo i cani non padronali e non microcippati che vengono ritenuti pericolosi dall'ASL, possono essere ricoverati in strutture abilitate. Gli altri cani innocui, non aggressivi e non pericolsi per l'uomo, sono considerati dalla legge come "cani di quartiere" e ad essi viene riconosciuto il diritto di vivere liberi come qualsiasi altro essere vivente. Quindi quando i cittadini segnalano la presenza di un cane pericoloso, occorre l'intervento dell'ASL che lo deve giudicare come aggressivo e pericoloso. Solo in questo caso l'Amministrazione comunale ne può ordinare l'accalappiamento ed il ricovero a pagamento in strutture idonee. Diversamente si commetterebbe un abuso di legge.
Tuttavia, per bloccare l'aumento demografico dei cani sul territorio comunale, spessissimo, ma solo di recente, il delegato Donato Forlenza provvede (a proprie spese, come su tante cose fanno un pò tutti gli attuali amministratori) ad effettuare interventi di sterilizzazione sulle cagne femmine, trasportandole presso i laboratori veterinari che utilizzano tutti gli accorgimenti del caso.
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