Comune di Contursi Terme >>Progetto dell'Istituto E. Corbino: DONNE, VIOLENZA E LEGALITA'

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Progetto dell'Istituto E. Corbino: DONNE, VIOLENZA E LEGALITA'

Dopo cinque anni l’Istituto “Corbino” torna al Teatro Trianon di Napoli con i testi di Rosaria Zizzo

   Era il 17 marzo del 2008 quando, al teatro Trianon di Napoli, gli alunni dell’Istituto “Corbino” di Contursi Terme portavano in scena “Vite in cenere”, uno spettacolo (scritto e diretto dalla nostra cara conterranea poetessa e professoressa Rosaria Zizzo) di denuncia contro le morti bianche.

   A distanza di cinque anni, la Zizzo, insieme all’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, ha voluto ricordare, in occasione della Giornata Mondiale della Donna, l’Otto Marzo 2013 con gli alunni dell’Istituto ISIS “E. Corbino” di Contursi Terme, con il testo “Donne: violenza e legalità”, monologhi di donne tratti dai testi di Rosaria Zizzo “Anima in Parole”,“Edizioni ordinarie” e “Vite in cenere”.

   Nell’antico e prestigioso teatro Trianon di Napoli, accolti dal padrone di casa, il Direttore Prof. Maurizio D’Angelo, più di trecento studenti provenienti da diverse scuole della Campania hanno assistito ad uno spettacolo che ha smosso le loro coscienze, ascoltando in religioso silenzio i monologhi interpretati dagli alunni del “Corbino”, che hanno portato sulla scena situazioni tratte da fatti realmente accaduti con i sacrifici, le sofferenze, le rinunce, gli abusi, i soprusi, le violenze che le donne subiscono, ma anche la voglia di riscatto, l’importanza della maternità ed il forte attaccamento a valori irrinunciabili quali la legalità ed il senso dello Stato.

   Lo spettacolo, introdotto da video prodotti dagli alunni Maglio Roberto e Caponigro Concetta, con le musiche selezionate da Emanuela Reppuccia, si è aperto con il testo sulla strega, arsa viva sul rogo per la sua voglia di libertà.

   A seguire i monologhi su una ragazza che perde il lavoro a causa della sua gravidanza, su una adolescente abusata dal suo stesso padre, l’infanzia rubata che tratta del drammatico fenomeno delle spose bambine, con un particolare riferimento a NojoudMuhammed Nasser, la prima sposa bambina a chiedere il divorzio dal marito in un tribunale dello Yemen, la violenza tra le mura domestiche ed il ricordo di Barbara Cicioni, assassinata all’ottavo mese di gravidanza dal marito a Marsciano in provincia di Perugia, come simbolo di tutte le donne vittime di violenza tra le mura domestiche.

La seconda parte dello spettacolo, dedicata alla legalità, ha ricordato le figure di Emanuela Loi, prima donna poliziotto a far parte di una scorta, morta il 19 luglio 1992 nell’attentato di Via D’Amelio assieme al giudice Paolo Borsellino e il dolore della mamma di Vincenzo Li Muli, collega della Loi, che faceva parte della stessa scorta.

   Poi Simonetta Lamberti…mai donna, vittima innocente di un proiettile destinato al padre magistrato dalla criminalità organizzata ed il coraggio di Silvana Fucito, premio Time 2005: 37^ donna-eroe, che ancora si batte in difesa della legalità.

   Le voci dei drammi sono state quelle di Chiara Pagnozzi (La strega e Giovanna Curcio), Noemi Reppuccia (La madre di Vincenzo Li Muli ed Emanuela Loi), Elena Tazlaoanu (La chiave nella toppa e Sotto scorta ma libera), Alessandra Mititelu (Mia piccola Rosa e la sposa bambina) Antonella Ciao (Simonetta Lamberti e Veronica III B)

   A concludere, la riflessione delicata di un ragazzo, uomo di domani, Gerardo Iula, che prende coscienza del sofferto universo femminile e della consapevolezza che tutti gli uomini sono figli di una donna e del vero significato dell’otto marzo, che origina dal ricordo di Giovanna Curcio vittima a soli 15 anni del rogo di un materassificio a Montesano sulla Marcellana in provincia di Salerno, come le vittime del rogo di New York l’otto marzo del 1908.

   L’autrice dei testi e promotrice dello spettacolo, Prof.ssa Rosaria Zizzo, ha sottolineato nel suo intervento che lo spettacolo nasce dal progetto “In scena per crescere nella Legalità”, fortemente voluto dal dirigente scolastico,Prof. Ugo Giorgio Crea, che abbraccia temi inerenti la legalità, il rispetto delle regole e le pari opportunità, che gli alunni dell’Istituto “Corbino” di Contursi Terme nel corso degli anni ed in diverse occasioni hanno portato in scena sia a scuola che in manifestazioni sulla Legalità, sulla Nave della Legalità a Palermo”, sotto l’Albero Falcone a Palermo,  al Teatro Cilea di Reggio Calabria, al Teatro Augusteo di Salerno, presso l’Auditorium Einstein di Torino, per l’otto marzo e per il venticinque novembre, Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne.

   Profonda soddisfazione è stata espressa nei saluti finali dal Prof. Rosario d’Uonno, referente all’Educazione alla Legalità dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, il quale, salutando e ringraziando tutte le scuole intervenute all’evento, si è complimentato con i ragazzi ed ha evidenziato come la scuola, nonostante le difficoltà che sta attraversando  in questo periodo, riesca comunque a produrre risultati eccellenti, coinvolgendo i ragazzi in momenti formativi ed educativi di altissimo valore.

   La Dirigente Scolastica dell’Istituto Nitti di Napoli nonché Vicepresidente della Commissione Nazionale per la parità Uomo-Donna presso il Consiglio dei Ministri, Prof.ssa Annunziata Campolattano, ha riconosciuto alle ragazze di aver rappresentato con bravura la realtà purtroppo cruda della condizione femminile al giorno d’oggi ed ha ricordato la necessità di attivarsi con sempre maggiore impegno per eliminare le violenze e le discriminazioni nei confronti delle donne, non solo da parte degli adulti ma anche da parte dei giovani, i quali devono imparare a denunciare episodi di illegalità di cui siano testimoni,

   Il Direttore del teatro Trianon Prof. Maurizio D’Angelo ha posto l’attenzione sulla diffusione della cultura teatrale come momento di incontro, conoscenza e approfondimento esperienziale del fare teatro, essenziale per la crescita, la formazione e lo sviluppo culturale dei ragazzi.

   Molto sentito e commovente è stato l’intervento della sorella di Simonetta Lamberti, Serena, la quale ha ringraziato i ragazzi che le rendono meno pesante il portare avanti il dolore che prova nel ricordare la sorella.

   Infine, vivo apprezzamento è stato espresso dal Dott. Ugo Bouché, Direttore Generale Regionale per la Campania dell’Ufficio Politiche giovanili, che ha esortato a continuare il loro impegno in difesa della legalità e del rispetto delle regole.

   Ancora una volta la scuola in trincea per denunciare e sensibilizzare al rispetto dell’individuo, grazie a Rosaria Zizzo, da sempre sensibile ai problemi dell’universo femminile, la quale trasmette quotidianamente ai suoi ragazzi i valori fondamentali della convivenza, dell’uguaglianza, del ricordo e del vivere civile.

Servizio a cura di Mario Onesti (“Il Saggio – Libri, Poesia, Arte” – Aprile 2013, 69/205)

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